Follia a 2 esplora con delicatezza e ironia la sottile linea che separa la normalità dalla follia. In scena, uno psichiatra e il suo paziente danno vita a visioni, pensieri e ricordi attraverso monologhi e movimenti che affiorano dall’esperienza personale degli attori. Il progetto abbraccia l’idea di integrazione come risorsa creativa e umana: ognuno porta in scena se stesso, con unicità e fragilità, senza maschere. Lo spettacolo interroga lo spettatore con una domanda semplice e vertiginosa: chi è veramente il folle? Una ricerca di verità che mette in luce la bellezza della diversità.

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